Sfatiamo i miti di bellezza
Sono molti i miti di bellezza che sembrano funzionare davvero, dal restringimento dei pori ai cosmetici fai-da-te. Qualunque problema della pelle tu abbia, potresti avere il desiderio di provare quella “soluzione infallibile” che ti hanno consigliato, oppure quel trattamento fai-da-te che hai trovato online.
Ma come fai ad essere sicura che funzioni davvero? E che sia una soluzione sicura per la tua pelle? Vogliamo sfatare alcuni miti di bellezza piuttosto comuni, in modo da non farti perdere tempo ed energia su qualcosa che può essere inefficace, o peggio ancora, decisamente dannoso.
1. I pori possono “allargarsi” e “restringersi”
Sicuramente avrai provato almeno una volta nella vita a tenere il viso su una vaschetta di acqua calda fumante, con la testa coperta da un asciugamano, vero? Lo scopo è naturalmente quello di permettere al vapore dell’acqua calda di “allargare” i tuoi pori per poterli pulire meglio. Dopo la pulizia, si deve mettere il viso sotto l’acqua fredda per “chiudere” i pori, che, restringendosi, dovrebbero risultare meno visibili.
Sono molte le sostanze che riescono a contrarsi e ad espandersi al variare della temperatura. Sfortunatamente i pori non sono una di queste. Poiché non sono dei muscoli, non possono variare la loro dimensione in risposta al freddo o al caldo. I pori sono dei canali che ospitano i follicoli piliferi e le ghiandole sebacee (cioè le ghiandole che producono il sebo). Permettono al sebo di fuoriuscire verso la superficie e di lubrificare la pelle. La loro dimensione invece dipende da fattori genetici.
La ragione per cui delle volte i tuoi pori appaiono più evidenti è perché sono pieni di pelle morta e sebo in eccesso, che li dilatano. La buona notizia è che se si liberano delle sostanze che li occludono, ritornano alla loro dimensione originaria. Inoltre i pori tendono a dilatarsi anche con l’età, perché la pelle è in generale meno elastica.
Una delle ragioni che portano a ritenere che il vapore dilati i pori, sta nel fatto che il calore permette di sciogliere il materiale che occlude i pori, rendendoli più facili da pulire. Ma la cosa migliore sarebbe utilizzare 2-3 volte a settimana un esfoliante acido che scioglie il materiale che si accumula all’interno dei pori, abbinato a un prodotto anti-età, che mantiene la pelle elastica. Con il vapore infatti, non solo rischi di scottarti il viso, ma anche di peggiorare la rosacea o altri problemi della pelle.
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Cerottini per punti neri e altre maschere “peel-off”
Strappare un cerottino per punti neri dal naso e vedere tutte quelle cose schifose che fuoriescono dai pori, dà senza dubbio una certa soddisfazione. Ma se credi che quello che stai tirando fuori siano punti neri, ti stai illudendo.
Il materiale che queste strisce e gli altri trattamenti adesivi eliminano effettivamente dai pori, è per lo più un insieme di peli, cellule cutanee, “filamenti sebacei”, o grassi che normalmente si trovano nei pori. Il problema è che i punti neri si originano più in profondità sotto la pelle, mentre queste strisce adesive riescono a rimuovere soltanto le sostanze che si trovano più in superficie. Quindi, pur riuscendo a rimuovere temporaneamente solo la sporcizia più superficiale, la loro azione non è definitiva, e non eliminano i punti neri alla radice. La cosa peggiore è che la sensazione di morbidezza che provi dopo aver usato uno di questi trattamenti potrebbe essere dovuta alla colla della maschera che ha strappato via anche uno strato di cellule sane, lasciando il viso arrossato e senza alcuna protezione. Ahia!
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Un fattore di protezione solare più alto protegge di più
Più che un errore, è fuorviante. Un fattore di protezione solare più alto offre maggiore protezione ma vale solo per gli SPF bassi. Gli scienziati in genere sono d’accordo nel sostenere che l’SPF 50 riesce a schermare la maggior parte dei raggi UVB, proteggendo adeguatamente la pelle. Ogni SPF più alto di 50 darà solo una piccolissima protezione in più. Ad esempio, il fattore di protezione 50 bloccherà il 98% dei raggi UVB, mentre l’SPF 100 il 99%.
Il problema con i prodotti che hanno un alto SPF è che possono alimentare un falso senso di sicurezza. Un livello di protezione più elevato non significa poter trascorrere più tempo sotto al sole, usare meno crema solare, o poterla applicare meno spesso. Il livello di SPF, inoltre, non determina la protezione dai raggi UVA, che penetrano più in profondità nella pelle. Perciò hai bisogno di una crema solare a “protezione totale”, o che offra una “protezione da UVA e UVB”, o ancora meglio, che fornisca il valore di PA.
4. Alcuni oli e prodotti “naturali” proteggono dai raggi solari
A proposito di creme solari, su vari forum online sta spuntando un numero allarmante di creme solari “naturali” o “fai-da-te”. L’idea è che seguendo una “ricetta”, puoi creare la tua crema solare senza sostanze chimiche. Molte di queste ricette affermano addirittura che il prodotto avrà un fattore di protezione solare di certo livello. Gli ingredienti più usati, in genere sono l’olio di cocco, gli oli essenziali di lavanda e di lampone, il burro di karité, e lo zinco.
Si tratta decisamente di un mito di bellezza che va sfatato. La ricerca sostiene che mentre alcuni di questi ingredienti possano fornire una piccolissima protezione dai raggi solari, nulla di ciò che prepari a casa si avvicinerà minimamente alla protezione offerta da una crema solare commerciale. Infatti, è improbabile anche solo avvicinarsi all’ SPF 30, il minimo valore di protezione solare consigliato dai dermatologi. Quando vengono testate in un laboratorio scientifico, la maggior parte di queste creme solari fai-da-te ottiene valori a una sola cifra, nonostante quello che si dica.
Il problema più grande è che queste formule non vengono né verificate né testate, e non forniscono alcuna prova scientifica attendibile. Oltre agli ingredienti che proteggono dai raggi solari, le creme solari contengono anche sostanze che impediscono al prodotto di degradarsi, e che gli permettono di stendersi correttamente e uniformemente sulla pelle. Con un prodotto fatto in casa invece, non c’è modo di valutare l’efficacia, la sicurezza, la maniera corretta per conservarlo, o la durata. Se non disponi di un laboratorio e di una conoscenza scientifica su come testare una crema solare, continua ad utilizzare i prodotti che trovi in commercio. Il rischio che si corre usando un prodotto dalla formula non testata (pelle danneggiata irreversibilmente, cancro alla pelle), è di gran lunga superiore rispetto a quello di una crema solare commerciale.
5. La pelle grassa non ha bisogno di essere idratata
Se hai la pelle grassa o acneica, potresti pensare che utilizzare delle creme idratanti sia inutile. Tuttavia, il sebo in eccesso può essere proprio il risultato di una pelle disidratata, e non usare le creme idratanti potrebbe renderla ancora più grassa. La pelle secca tende a stimolare una produzione di sebo in eccesso.
La scelta del tipo migliore di crema idratante da usare dipenderà dal tuo tipo di pelle. Se hai la pelle grassa, prova una crema idratante che contenga sostanze umettanti, come glicerina e acido ialuronico. Queste sostanze si legano all’acqua e aumentano il contenuto idrico nella pelle, inoltre spesso questi prodotti hanno una texture molto leggera. Evita le creme più pesanti e che contengono burri o oli. Gel, lozioni e prodotti con formule fluide verranno assorbite più rapidamente, senza ungere la pelle.
6. L’acne è il risultato di una cattiva alimentazione
Siamo abituati a credere che l’acne sia il risultato di una cattiva alimentazione, o di un consumo eccessivo di “cibo-spazzatura”, come cioccolato e fritti. Ora sappiamo che spesso non è così, ma che sono coinvolti molti altri fattori, come la genetica e i cicli ormonali.
Sfortunatamente, non esistono risposte esatte riguardo alla quantità di cibo che provoca l’acne. Alcuni dermatologi tendono a non consigliare di cambiare il regime alimentare perchè non ci sono dati scientifici sufficienti che sostengano l’efficacia di eliminare completamente degli alimenti dalla dieta. Esiste una correlazione tra brufoli e determinati alimenti, ma sono complicati, e non sempre l’uno provoca direttamente l’altro.
La correlazione più rilevante è quella con gli zuccheri raffinati, ma quanto influiscano sulla pelle, sembra che dipenda da persona a persona. C’è chi osserva che la quantità di zuccheri che mangia ha solo una minima influenza sulla pelle, mentre altri osservano che pur mangiando pochi zuccheri, questi gli causano molti brufoli. Esistono anche dei legami tra i latticini e l’acne, che però non sono stati testati efficacemente.
Consulta sempre un medico e/o un dermatologo prima di cambiare la tua alimentazione. Molte delle evidenze che leggi su internet, sono prive di basi scientifiche, e non possono prevedere che manifesterai gli stessi risultati, perché ognuno di noi ha una pelle diversa dagli altri.
7. La tua pelle può abituarsi ai prodotti, rendendoli inefficaci
È possibile acquisire una tolleranza verso alcuni ingredienti come l’acido glicolico o il retinolo. Ci sono persone che, partendo da una concentrazione molto bassa, riescono ad “allenare” la propria pelle a tollerare queste sostanze in concentrazioni sempre più alte.
Ma è poco probabile che la pelle si abitui ai tuoi prodotti di bellezza rendendoli inutili. Ci sono delle ragioni che spiegano perché i risultati sono meno notevoli rispetto a quando hai utilizzato quel prodotto per la prima volta. Oppure funzionano ancora, ma con risultati meno visibili di prima. Dopo aver utilizzato i prodotti di bellezza per un certo periodo di tempo, la condizione della pelle trattata con questi prodotti diventa la nuova “normalità” della tua pelle, facendo sembrare che i prodotti funzionino “meno bene”. Anche la condizione mutevole dell’ambiente che ti circonda può modificare l’efficacia dei tuoi prodotti. In inverno, la pelle tende a diventare più secca, rendendo più difficile la penetrazione dei prodotti nella pelle. Inoltre, quando la pelle è esposta agli agenti inquinanti, alle sostanze chimiche, ai radicali liberi e ai raggi UV, i prodotti devono lavorare di più per mantenere la pelle condizionata.
Se hai l’impressione che i tuoi prodotti preferiti non funzionino più bene come una volta, prova ad aggiungere un esfoliante acido alla tua routine di bellezza. Eliminare la pelle morta migliora l’assorbimento dei prodotti e ne aumenta l’efficacia. Inoltre, prova ad esaminare la combinazione degli ingredienti che stai utilizzando, perché alcuni non si combinano bene l’uno con l’altro, e le loro azioni si annullano a vicenda. Assicurati di conservare correttamente i tuoi prodotti. La luce del sole e l’esposizione all’aria potrebbero deteriorare alcuni ingredienti, e di conseguenza il prodotto potrebbe non funzionare più come dovrebbe.
Detto questo, la tua routine di bellezza non dovrebbe essere sempre la stessa. È giusto avere dei prodotti o dei marchi di riferimento, ma dovresti adattare la tua routine in base alle stagioni e alle esigenze della tua pelle.
Non esistono risposte precise a ogni mito di bellezza. Alcuni sono parzialmente veri, altri invece sono ingannevoli e fuorvianti. Ma ogni volta che si tratta della tua salute è importante affidarsi alle prove scientifiche. Anche un mito relativamente innocuo può far spendere alle persone tempo, soldi e energia per cose inutili, quindi non credere a tutto ciò che senti!